Chiesa di S. Maria de Iuso
Inizio XV secolo - ?
La pianta era composta da un’unica aula di modeste dimensioni: 69 palmi per 32. Fu ampliata, molto probabilmente solo in seguito, da un corpo di cappelle sfondate, le quali dotavano la larghezza interna della chiesa di altri 10 palmi e mezzo. Un elementare schema absidale largo 26 palmi, e lungo quasi 18, chiudeva in testa l’aula unica della antica arcipretale. L’impianto planimetrico era completato dalla piccola sagrestia posta alla sinistra dell’abside, mentre all’esterno, sempre su questo lato, sorgeva il recinto del cimitero e il campanile a pianta quadra. L’origine della chiesa non è nota; dell’ignota origine si parla già nello stesso libro di inventario della chiesa redatto nel 1708. Questo dato, e la scomparsa materiale della fabbrica stessa rendono praticamente impossibile risalire ai fatti originari della sua costruzione. La chiesa sorse comunque a ridosso e all’esterno dell’abitato originario, rappresentandone pertanto un sicuro momento di crescita urbana. Il suo impianto planimetrico con un corpo aggiuntivo, e la costruzione più tarda del campanile, mostra d’altronde una stratificazione costruttiva protrattasi nel tempo. Costituita da un’architettura povera e essenziale, come ci hanno tramandato gli scritti delle sacre visite secentesche, la chiesa crollò in seguito ad un evento franoso provocato dal vallone sottostante al suo sito. Infatti già nel 1697 si rendeva necessario “Che si facciano due scarpe di fabbrica alli due cantoni della cappella maggiore alla testa della chiesa, una dalla parte d’occidente e l’altra dalla parte d’oriente che abbracci il cantone della sacristia del Ssmo e doppo si faccia appedare diligentemente la muraglia di detta testa della chiesa acciocché vi si possa riparare al continuo calare e camminare che fa questa parte di chiesa per lo vallone contiguo e per la terra che giornalmente manca attorno.” Il crollo della chiesa potrebbe risalire agli anni cinquanta del Settecento, prendendo come limite per tale datazione la consacrazione della nuova arcipretale nel 1761, la cui costruzione deve mettersi in relazione con l’abbandono dell’antico insediamento di S. Maria de Iuso.
Il testo è stato tratto dalla catalogazione dei Beni Storico Architettonici redatta dall'Arch. Giuseppe De Pascale. (L.R. 26/2002).